Lombardia
Formaggella della Val Brembana
Formaggio grasso, da latte crudo, intero, vaccino, semistagionato, semicotto, a pasta semidura. É una tipica produzione della collina e della montagna bergamasca, detta anche formagela, che nel dialetto locale significa “piccolo formaggio”, perché è appunto un prodotto di piccole dimensioni. Viene prodotta nella valle omonima in provincia di Bergamo, territorio ricco di allevamenti e di pastorizia dove nascono molti formaggi interessanti, di secolare tradizione come la Formaggella della Val Brembana, apprezzata per le sue caratteristiche organolettiche soprattutto nel periodo estivo. Non c’è ristorante al mondo dove nominando un’acqua minerale non si pensi subito a quella bergamasca, la San Pellegrino, prodotta nell’omonimo comune che conobbe turismo e lusso già dalla Belle Epoque, come testimoniano le Terme, il Gran Hotel e lo splendido casinò affacciato sul fiume Brembo. La Formaggella della Val Brembana ha forma cilindrica, di diametro di 18÷22 cm, scalzo convesso di 5÷8 cm e peso di 1,5÷2,0 Kg. La crosta è abbastanza dura, sottile, di colore avorio o paglierino, che tende a scurirsi con la stagionatura; la pasta è morbida, compatta, di colore da bianco a paglierino con la stagionatura, con occhiatura fine, regolarmente distribuita; il sapore è delicato, ma deciso, e il profumo mantiene una caratteristica connotazione acidula (a volte può presentare un gusto troppo acido per difetti di produzione). Prodotta tutto l’anno, viene generalmente stagionata per 25÷30 giorni, talvolta prolungati fino a 60 giorni. Si consuma prevalentemente come formaggio “da tavola”, ma viene utilizzato anche come ingrediente di piatti tipici del territorio (ottimo per condire primi piatti rustici). Si abbina a vini rossi giovani o poco invecchiati, di medio corpo, moderatamente caldi (es. Franciacorta rosso, Botticino, …)