Piemonte
Ossolano
E’ un formaggio vaccino, da latte intero, a pasta semicotta, dura. Pronto dopo una maturazione minima di 60 giorni, può essere stagionato anche fino a oltre 12 mesi con variazioni significative delle sue caratteristiche.
Il nome Ossolano deriva dall’Ossola, la striscia di terra che si estende sul versante italiano delle alpi Pennine, dal Monte Rosa al Gries.
Ha forma cilindrica con scalzo diritto o leggermente convesso, con facce piane o quasi piane, con peso da 6,0 a 7,0 Kg. Si presenta con crosta liscia, regolare, di colore paglierino, tendente a diventare più intenso con l’avanzare della stagionatura. La pasta è consistente, morbida, con occhiatura irregolare di piccole dimensioni, di colore variabile dal leggermente paglierino al paglierino carico, fino al giallo intenso.
Ha un aroma caratteristico, armonico e delicato, legato alle varietà stagionali della flora, risultando più intenso e fragrante con l’invecchiamento. Di sapore gradevole, armonico e delicato.
Tutte le valli ossolane sono rinomate per l'altissima qualità dei loro prodotti; per ognuno di essi possono essere individuate caratteristiche specifiche e particolari che variano da alpeggio ad alpeggio, anche se per tutti vale una tradizione produttiva con un fondo comune omogeneo.
L’Ossolano viene utilizzato per preparare fondute, la zuppa di pane nero, condire gli gnocchi ossolani (con impasto di zucca, castagne, patate e farina bianca). Quello molto stagionato, molto gustoso e saporito, si presta a essere grattugiato e costituisce la base di eccellenti risotti o soufflé, oltre a dare un tocco speciale a piatti di pasta fresca.
L’abbinamento tradizionale è con vini rossi nobili (es. Barbera, Dolcetto, Merlot, Chianti, Barolo, Barbaresco, nonché tutti i DOC Novaresi che hanno come base il Nebbiolo). Nella stagionatura “fresco” può essere gustato con vini bianchi profumati, che ne esaltano i delicati equilibri aromatici.