Mozzarella di Bufala Campana
Formaggio grasso, a coagulazione presamica e a pasta filata fresca, prodotto tutto l’anno, con latte di bufala intero, fresco, o eventualmente termizzato o pastorizzato, proveniente esclusivamente dagli allevamenti situati nella zona indicata dal Disciplinare di produzione. Solo il prodotto posto in vendita con la dicitura completa “Mozzarella di bufala campana DOP” è quello appropriato mentre altri, venduti solo come “Mozzarella di latte di bufala”, possono essere prodotti in qualsiasi altra parte d’Italia, con latte di bufala proveniente da allevamenti situati in zone diverse da quella tutelata, talvolta anche miscelati con latte di vacca in proporzioni variabili; non è consentito l'utilizzo della denominazione semplice "Mozzarella di bufala". Ha forme variabili (tondeggianti, bocconcini, perline, ciliegine, nodini, ovoline, trecce), peso di 10÷800 g (per le trecce fino a 3 Kg), con superficie liscia e lucente; crosta: sottilissima fino a circa 1 millimetro (tipo pelle), di colore bianco porcellanato, mai viscida o scagliata, con rilievi più o meno appariscenti che indicano il punto di distacco manuale della mozzarella dalla massa di pasta filata; pasta: struttura a foglie sottili, sovrapposte che tendono a scomparire negli strati immediatamente sotto il primo generando una discreta compattezza, leggermente elastica nelle prime otto-dieci ore dopo la produzione ed il confezionamento, successivamente tende a divenire più fondente (mantecata); priva di difetti quali occhiature, provocati da fermentazioni gassose o anomale; assenza di conservanti, inibenti e coloranti; al taglio presenta una scolatura in forma di lieve sierosità biancastra, grassa, dal profumo di fermenti lattici; sapore: dolce e delicato; odore/aroma: utilizzando latte di bufala, sono particolari e, in aggiunta al lattico acido e alla panna fresca, evidenziano note muschiate.
Oltre ad essere un prelibato formaggio da tavola condito solo con olio e erbe aromatiche, completa fresche insalate di verdure crude, oppure, grazie alla sua versatilità, viene utilizzato in tantissime preparazioni: da appetizer, a condimento per primi piatti freddi o caldi, a ingrediente principe per la pizza, a gustoso condimento per preparazioni al forno a cui contribuisce con la sua attitudine a fondere. Si abbina preferibilmente a vini bianchi di medio corpo, giovani, che forniscano una piacevole sensazione acida per contrastarne l'aroma delicato ma deciso (es. Asprinio di Aversa, Greco di tufo, Falanghina, Fiano di Avellino), ma anche a vini rossi giovani, poco caldi e non maturati in barrique (es. Ischia - Rosso Per'e Palummo, Costa D’Amalfi - Furore Rosso)
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