Campania
Caciobarile
Formaggio grasso, semicotto, semi-stagionato, a pasta filata dura, prodotto con latte da vacche di razza Pezzata Rossa e Bruna Alpina, allevate nel territorio definito in stalle certificate, alimentate a pascolo libero. Tutto il latte viene stoccato ma, per la produzione di questo formaggio, una parte viene pastorizzata a non oltre i 70° C e la restante è aggiunta cruda, in quantità che variano in base alla stagionalità e alle condizioni microclimatiche. Deve il nome sia alla sua forma che ricorda un piccolo barile (per le polveri da sparo, o per l’affinatura dei liquori), sia alla sua dimensione dovuta a una pezzatura abbastanza grande del peso di 10÷12 Kg. La stagionatura varia da 4 a 6 mesi. Ha una superficie protetta da una crosta liscia e pulita, abbastanza sottile, di colore giallo dorato (tipica delle “paste filate semi-stagionate”); la pasta di colore giallo paglierino è leggermente dura, abbastanza elastica, leggermente fibrosa, abbastanza solubile, con occhiatura abbondante e diffusa (generata da fermentazione butirrica che conferisce la caratteristica nota dolce al prodotto); oltre all’aroma lattico cotto (burro fuso) abbastanza intenso e persistente, si avvertono note erbacee dovute al pascolamento libero delle vacche. È un ingrediente ideale per la preparazione di antipasti, piatti freddi e ricette sfiziose. A seconda della durata di stagionatura si accompagna a vini bianchi o rossi del territorio.