Campania
Marzellina
Preparazione casearia PAT, semiduro, fresco o semistagionato, magro, prodotto dal siero ovino che rimane al termine della caseificazione del formaggio pecorino di piccoli allevamenti spesso a carattere familiare. Si produce nelle aree montane del Matese casertano, nel periodo Gennaio÷Ottobre, con maggiore frequenza nei mesi primaverili e in particolare a marzo, da cui prende il nome. É un sottoprodotto del Pecorino del Matese, con forma cilindrica “allungata”, determinata dalle fuscelle cilindriche di plastica in cui viene formato, facce convesse di 3-4 cm, scalzo diritto di 10÷15 cm, peso di 150÷200 g; è privo di crosta e a volte viene aromatizzato (solo in superficie) con peperoncino frantumato, o "pimpinella" (timo serpillo); la pasta è soda e compatta, di colore bianco; il sapore è abbastanza intenso e salato; l’odore/aroma ha una buona persistenza, di lattico fresco, se conservato sott’olio anche erbaceo (erbe aromatiche), o fruttato (olio d’oliva). Al termine della produzione, dopo alcuni giorni di asciugatura, viene conservato fino a qualche mese in barattoli ermetici con l'aggiunta di poco olio e foglie di timo serpillo essiccate. Viene consumato prevalentemente “da tavola”, condito con olio EVO e pepe macinato, o accompagnato da un’insalata di verdura fresca. Si serve abbinato con vini bianchi o rossi di buon corpo, abbastanza giovani e freschi, armonici, mediamente caldi.