Butirro
Formaggio grasso, a pasta molle, cruda e filata, fresco (con maturazione di 7 giorni), prodotto tutto l’anno con latte intero e crudo, da vacche di razze varie alimentate a pascolo estensivo naturale, integrato con mangimi. Detto anche “burrino", può considerarsi una variante del caciocavallo. Particolarmente pregiato è quello prodotto sull'Altopiano Silano, nella zona del Pollino e nella Piana di Sibari, per la presenza di pascoli ricchi di essenze odorose e per l’utilizzo di latte di vacca di razza Podolica. La forma è tradizionalmente “a pera”, con particolare testina a tre punte (tricorno); diametro di 4÷5 cm, lunghezza di 10÷25 cm, peso di 0,200÷0,300 Kg. La superficie esterna è coperta da una “pelle” tipica della pasta filata, sottile, lucida, di colore bianco o giallo paglierino chiaro; la pasta (nell’involucro) è morbida, elastica, di colore bianco, ma (nel ripieno) il burro è di colore avorio o giallo, grasso e cremoso; il gusto è dolce; odore-aroma sono di burro fresco. Viene consumato “da tavola”, a fette che comprendono l'involucro di pasta filata e il burro, ottimo spalmato sulla squisita “fedda rossa”, tipico pane tostato. Si abbina a vino bianco o rosato, frizzante.
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