Ricotta Schotte
Preparazione casearia fresca o semistagionata, magra, a pasta dura, prodotta dal siero “dolce” che rimane dopo l’estrazione della cagliata durante la produzione di formaggi da latte vaccino, prevalentemente a pasta cotta, sottoposto a coagulazione lattica e riscaldato ad alta temperatura. Per la produzione e la conservazione si utilizzano due metodi: il primo, quello classico, per la "Ricotta Schotte-Schotte Kneidilam”, con cottura superiore a 80 °C, affumicato e stagionato, a forma di caciotta o di “pera”, di colore bruno, con gusto più o meno intenso; l’altro per la “Gelelchtschotte–Saurnschotte”, con cottura a circa 60 °C, fresco, sottovuoto, a forma di “pera”, senza affumicatura (quindi privo del gusto leggermente amarognolo che caratterizza la ricotta affumicata), di colore bianco, aromatizzato. La saurnschotte è la combinazione di latte e dragoncello locale che profuma di finocchio selvatico e menta: niente caglio o fermenti. I sappadini lo servono accompagnato da patate lesse, con la polenta, oppure come ripieno degli gapitschta kropfn, ravioli di patate, di cui gli abitanti di queste valli tra le Dolomiti e le Alpi carniche sono particolarmente ghiotti. Utilizzata “da tavola” si abbina sia a vini bianchi che rossi, abbastanza maturi, di medio corpo, abbastanza caldi, anche leggermente aromatici.
Italia
Erbe aromatiche, Sale, Siero, Spezie
Affumicato
Aromatizzato
Pressato
Ricotto
Veneto
Vacca
Pasta dura
Belluno
Fresco
Semistagionato
Acido-Termica
Preparazione casearia
Magro
Assente