Veneto
Formaggio Dolomiti
Formaggio grasso, a pasta semicotta e semidura, semistagionato, prodotto con latte vaccino intero e termizzato, raccolto in tutto il territorio della provincia di Belluno. Il prodotto è reperibile durante tutto l’anno presso i caseifici e la distribuzione del bellunese. La sua produzione si è sviluppata negli anni ‘70 con il nome generico di “Nostrano”, a significare l’origine locale e solo negli anni ’80 gli è stata attribuita l’attuale denominazione di “formaggio Dolomiti”, con la quale oggi è conosciuto e apprezzato a livello regionale. Si presenta con forma cilindrica, facce piane di diametro 18÷20 cm, scalzo diritto o leggermente convesso di 10÷11 cm e peso della forma di 2,8÷3,0 Kg. La crosta è di colore giallo paglierino, liscia o leggermente rigata, spesso leggermente “cerata” (dovuta alla stagionatura piuttosto breve), sottile, morbida e abbastanza elastica; la pasta è di colore bianco o giallo paglierino chiaro, compatta, abbastanza tenera ed elastica, con una occhiatura diffusa, fine e distribuita; il sapore è armonico, con il dolce in evidenza ma, prolungando la stagionatura, diventa man mano più piccante; l’odore/aroma è abbastanza intenso e gradevole, con riconoscimenti di tipo lattico cotto (burro). Viene commercializzato già con stagionatura di 20÷30 giorni, ma raggiunge la piena maturazione a 40÷45 giorni). É un ottimo formaggio “da tavola” che può essere proposto abbinato a polenta abbrustolita, a verdure al vapore, o alla polenta e funghi. Tagliato a fette abbastanza spesse, può essere fuso o cotto alla piastra. Trattandosi di un prodotto con stagionatura piuttosto variabile, la scelta “tradizionale” di abbinamento per un prodotto abbastanza giovane è fra vini bianchi più o meno giovani, di medio corpo, abbastanza caldi, secchi, anche leggermente aromatici (es.: Soave, Müller Thurgau, Riesling, …) e, per prodotto più stagionato, fra vini rosato o rossi, di corpo, abbastanza caldi, con tannini “delicati”.